![]() Spiagge a misura di turisti più piccoli. Un obiettivo che Chioggia da anni si prefigge e a cui guarda con interesse. Tanto da ottenere per il terzo anno di fila l’ambita Bandiera Verde, quella che i pediatri assegnano alle località balneari che rispondono ai criteri richiesti per garantire ai bambini una sana e adeguata vacanza. “Sabbia meglio di sassi e rocce, un po’ di spazio fra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che ci si possa immergere in sicurezza”. Ma anche qualità dell’acqua e dell’offerta sulle spiagge, anche in termini di stabilimenti e tanto altro ancora. Tutti requisiti che Chioggia, insieme ad altre 136 località italiane e una spagnola, possiede e che hanno consentito all’assessore Patrizia Trapella di recarsi a Montesilvano, in Abruzzo, a ritirare il prezioso vessillo che sventolerà accanto all’altro grande lustro delle spiagge chioggiotte, la Bandiera Blu. “E’ un onore per la nostra città – ha commentato l’assessore – ricevere anche quest’anno la Bandiera Verde. Il nostro mare e le nostre spiagge si confermano una risorsa preziosa per il nostro territorio. Questa bandiera ci spinge a lavorare sempre meglio e sempre di più per garantire il rispetto e la dignità dei bambini e delle loro famiglie che frequentano i nostri stabilimenti balneari”. Grande soddisfazione per tutti dunque, anche se la questione ha aperto un piccolo “caso” politico. L’ex sindaco Giuseppe Casson oggi all’opposizione, infatti, non ha proprio gradito la – a suo dire – amnesia dell’assessore in carica che si è dimenticata di citare, nel conto, proprio il primo anno in cui la Bandiera verde fece per la prima volta la sua apparizione sulle spiagge di Chioggia. Allora era in carica proprio Casson che inaugurò questo corso virtuoso. Nessun problema per l’ex primo cittadino, se non il rammarico di non vedere attribuiti i meriti a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo percorso. di La Piazza Web
1 Comment
|