Gamberi o gamberoni alla busara
Preparazione: Per prima cosa dobbiamo lavare i gamberi o i gamberoni e togliere il budello scuro. In una padella mettiamo l’olio, la cipolla tritata finemente e l’aglio intero. Facciamo dorare il tutto. Aggiungiamo i gamberi/gamberoni sfumandoli con il Cognac e lasciamo cuocere per alcuni minuti. Quando il tutto è cotto, togliamo i gamberi/gamberoni e aggiungiamo il pomodoro, per addensarne il sugo. Regoliamo di sale e peperoncino, poi inseriamo di nuovo i gamberi/gamberoni, mescolando il tutto per amalgamare. Ora possiamo servire in tavola!
Bibarasse in cassopipa
Le Bibarasse in cassopipa sono una delle più antiche ricette della tradizione veneta (in particolare di Chioggia). Servite come antipasto, o come secondo piatto, le Bibarasse sono le vongole e questa particolare preparazione le vuole preparate nel soffritto di cipolla.
Ingredienti per 4 persone:
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Preparazione: La prima cosa da fare è lavare dalla sabbia le vostre vongole. Questa operazione, che richiede almeno quattro o cinque ore, dev’essere effettuata utilizzando acqua di mare. Se si utilizza acqua dolce con aggiunta di sale le vongole muoiono, ma non spurgano tutta la sabbia.
Fatto questo, prendete le cipolle, affettatele (a strisce non particolarmente grosse) e mettetele a rosolare in una padella dove avrete già messo qualche cucchiaio di olio extra vergine. Aggiungete alla cipolla gli spicchi d’aglio (che avrete schiacciato) e fate rosolare il tutto per qualche minuto
Aggiungete le vostre bibarasse, il vino bianco secco ed il prezzemolo (che avrete tritato finemente). Regolate di sale e pepe in base al vostro gusto personale. Generalmente, i veneziani, abbondano con il pepe! Mescolate tutto per bene e fate a cuocere a fuoco vivo fino a quando le vongole non si apriranno: quando tutte le vongole saranno aperte, le vostre “Bibarasse in cassopipa” saranno pronte! Togliete, quindi, le vongole dal fuoco e servitele ben calde, accompagnate a dei crostini di pane. I vostri ospiti, saranno ben felici di inzupparli nel sughetto. Per preparare i crostini di pane, utilizzate del pane raffermo, condito con un filo d’olio. Metteteli in una padella antiaderente e cuocete a fuoco vivace per qualche minuto.
Tempo di preparazione: circa trenta minuti (più il tempo necessario per spurgare la sabbia dalle vongole)
Tempo di cottura: sette/otto minuti
Fatto questo, prendete le cipolle, affettatele (a strisce non particolarmente grosse) e mettetele a rosolare in una padella dove avrete già messo qualche cucchiaio di olio extra vergine. Aggiungete alla cipolla gli spicchi d’aglio (che avrete schiacciato) e fate rosolare il tutto per qualche minuto
Aggiungete le vostre bibarasse, il vino bianco secco ed il prezzemolo (che avrete tritato finemente). Regolate di sale e pepe in base al vostro gusto personale. Generalmente, i veneziani, abbondano con il pepe! Mescolate tutto per bene e fate a cuocere a fuoco vivo fino a quando le vongole non si apriranno: quando tutte le vongole saranno aperte, le vostre “Bibarasse in cassopipa” saranno pronte! Togliete, quindi, le vongole dal fuoco e servitele ben calde, accompagnate a dei crostini di pane. I vostri ospiti, saranno ben felici di inzupparli nel sughetto. Per preparare i crostini di pane, utilizzate del pane raffermo, condito con un filo d’olio. Metteteli in una padella antiaderente e cuocete a fuoco vivace per qualche minuto.
Tempo di preparazione: circa trenta minuti (più il tempo necessario per spurgare la sabbia dalle vongole)
Tempo di cottura: sette/otto minuti
Sardele in saore
Le “sardele in saore”, ovvero le sarde in sapore, sono un piatto tipico della tradizione veneziana. La storia vuole che questo piatto fosse preparato in casa e poi portato in mare aperto durante le giornate di lavoro dei pescatori grazie alla sua grande conservabilità che ne garantiva l’integrità per un tempo relativamente lungo. Si tratta di un piatto di media difficoltà ma seguendo passo per passo le indicazioni che vi forniremo la sua preparazione risulterà un gioco da ragazzi!
Preparazione: Facciamo rinvenire l’uvetta mettendola a bagno nel vino bianco e nel mentre puliamo le sarde squamandole, togliendo la testa, le interiora e le lische. Una volta terminata questa operazione di pulitura impaniamo il nostro pesce in abbondante farina e poi gettiamolo in una padella per farlo panare alla perfezione da entrambi i lati. Quando la doratura sarà perfetta togliete le sarde dall’olio e fatele asciugare sopra a dei fogli di carta da cucina. Prepariamo a parte un trito di cipolla, è molto importante che sia affettata finemente e non sbriciolata come potrebbe accadere passandola nel mixer, e mettiamo il tutto il una pentola con alcuni cucchiai di olio in modo che appassisca a fuoco alto. Quando la cipolla sarà pronta aggiungete al soffritto l’aceto e i grani di pepe nero avendo cura di portare il tutto ad ebollizione per un periodo di tempo di 3 minuti. In un contenitore iniziate a disporre degli strati alternati di sarde e di cipolle aggiungendo ad uno piano del nostro piatto i pinoli e l’uvetta sultanina. Ad operazione conclusa lasciamo riposare la nostra creazione culinaria per 12/24 ore e servire a temperatura ambiente.
Vino e piatto da abbinare: La polenta, calda o fredda, è un ottimo contorno da abbinare a questo, meglio se accompagniamo il tutto con vini veneti come ad esempio il pinot bianco dei Colli Euganei, il Soave o il Sauvignon Collio.
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 10 minutI
Vino e piatto da abbinare: La polenta, calda o fredda, è un ottimo contorno da abbinare a questo, meglio se accompagniamo il tutto con vini veneti come ad esempio il pinot bianco dei Colli Euganei, il Soave o il Sauvignon Collio.
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 10 minutI
Broeto de pesse
La storia del “Broeto” risale all’epoca del Medioevo, epoca in cui i poveri pescatori nativi della regione Veneto iniziarono a tramandare la tradizione di questa specialità culinaria che consiste in un intingolo denso che all’inizio della sua storia era a base di una sola qualità di pesce per poi diventare un piatto che condensa varie tipologie ittiche. Vediamo insieme come preparare questa pietanza dalla tradizione così antica.
Preparazione: In una casseruola mettete a lessare insieme il pesce, la carota, il sedano e la cipolla fino a che raggiungeranno o 3/4 della cottura. Una volta fatto ciò provvedete a spolpare il pesce e mettetelo in una pentolina dove avrete provveduto a preparare un soffritto a base di olio extra vergine, prezzemolo e sedano. Aggiungete un po’ di acqua presa dalla lessatura e lasciate cuocere per mezz’ora a fuoco basso in modo che si venga a crearsi un brodo denso. Potete abbinare a questo piatto dei crostini appositamente studiati per sposarsi alla perfezione con questo brodo di pesce, la loro preparazione sarà semplice e veloce. Tagliate a fette spesse all’incirca 1 cm del pane da bruschetta e passatelo per qualche minuto in un tegame dove avrete preventivamente preparato un condimento a base di olio extra vergine di oliva e sale. Infornate per 10 minuti i vostri crostini avendo cura di inserirli prima in un involucro di carta stagnola. Servire la zuppa e e crostini ben caldi.
Vino da abbinare: Un ottimo vino da abbinare a questo piatto è un Lugana DOC prodotto nella zona compresa tra Brescia e Verona. Abbiniamo a questo piatto delle croccanti bruschette fatte in casa.
Tempo di preparazione: mezz’ora
Tempo di cottura: 1 ora e mezza
Vino da abbinare: Un ottimo vino da abbinare a questo piatto è un Lugana DOC prodotto nella zona compresa tra Brescia e Verona. Abbiniamo a questo piatto delle croccanti bruschette fatte in casa.
Tempo di preparazione: mezz’ora
Tempo di cottura: 1 ora e mezza
Spaghetti con i cannolicchi
La pasta con i cannolicchi è un primo piatto molto prelibato, che a differenza della pasta con le vongole o le telline, non è molto conosciuto. E’ un piatto facile e veloce da preparare, gustoso e digeribile al profumo di mare.
Procedimento: I cannolicchi vengono messi a bagno il giorno prima, anche per un intera notte, in acqua salata per togliere la sabbia. L’acqua deve essere molto salata, ogni 2 litri un cucchiaio di sale o meglio ancora usare l’acqua di mare. Prendete, quindi, una pentola larga e bassa per mettere ad aprire i cannolicchi, versate un bicchiere d’acqua e mettete il coperchio. Una volta aperti, toglieteli dalla pentola, sciacquateli sotto l’acqua per bene, togliete il guscio e mettetene da parte 8 con il guscio per adornare i piatti. A questo punto, filtrate l’acqua dove avete cotto i cannolicchi e mettetela da parte. Preparate l’acqua per cuocere la pasta, salate e portate a bollore, quindi versate la pasta. In una pentola larga e bassa o in una padella, mettete 4/5 cucchiai da minestra di olio evo, unite l’aglio in camicia che una volta insaporito l’olio andrete a togliere, poi aggiungete il peperoncino e i cannolicchi con il guscio e senza, unite il vino bianco e fatelo sfumare. Togliete gli 8 cannolicchi con il guscio, controllate il sale, unite il prezzemolo e l’acqua rilasciata dai cannolicchi. Due minuti prima della cottura della pasta scolate e versate i cannolicchi, mettetela nei piatti e guarnitela con un po’ di prezzemolo e i cannolicchi con il guscio.
Secondo piatto e vino: Un secondo piatto da abbinare è un’orata al cartoccio, un pesce prelibato, che cucinato in questo modo conserva la sua delicatezza ed è ricco di sapore. Come vino, perfetto sarebbe un Alcamo Grecanico Doc. Un vino bianco, da bere fresco, che si abbina perfettamente sia agli spaghetti con i cannolicchi che all’orata al cartoccio.
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Secondo piatto e vino: Un secondo piatto da abbinare è un’orata al cartoccio, un pesce prelibato, che cucinato in questo modo conserva la sua delicatezza ed è ricco di sapore. Come vino, perfetto sarebbe un Alcamo Grecanico Doc. Un vino bianco, da bere fresco, che si abbina perfettamente sia agli spaghetti con i cannolicchi che all’orata al cartoccio.
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Risoto de sepe
Il risoto de sepe è un piatto tipico della cucina veneziana. In veneto sepe significa seppie, quindi si tratta di un riso condito con seppioline fritte o bollite con l’aggiunta di olio e prezzemolo.
Procedimento: Pulite con cura le seppioline, togliete loro gli occhi, l’osso, la bocca e il sacchetto dell’inchiostro. Lavatele a lungo in modo tale che il nero vada via completamente e tagliatele a pezzettini. Ponete l’olio in una capace casseruola, mettetevi a soffriggere la cipolla tritata assieme allo spicchio d’aglio intero. Quando l’aglio sarà ben rosolato, eliminatelo, poi aggiungete il prezzemolo e le seppioline, facendole rosolare per una decina di minuti. Quando i molluschi cominceranno a imbiondire spruzzateli con il vino bianco, poi unite il riso, mescolate bene per 5 minuti facendolo tostare,poi diluite il sugo di pomodoro in un bicchiere di acqua tiepida. Bagnate con quest’acqua la preparazione poco alla volta, fino a che il riso sarà cotto al dente facendolo rimanere denso ma non troppo asciutto. Regolate di sale, insaporite ulteriormente con un pizzico di pepe appena macinato e servite ben caldo in tavola.
Vini consigliati: Tocai Veneto a 11°C / Terralba Sardegna a 11°C
Piatti da associare a questo primo: rimangono quelli tipici della regione come le sepe nere ovvero seppie tagliate a liste, bollite in un soffritto di cipolla e aglio, con l’aggiunta di vino bianco, pomodoro e spezie oppure se non volete stare sulla stessa tipologia di pesce potete buttarvi su un buonissimo pesse rosto incovercià ovvero varie specialità di pesce (sogliole, lucerne, sgombri, sardine ecc.) arrostiti sulla brace e riscaldati in un tegame coperto con olio, aceto, vino e aglio.
Tempo di preparazione: 40 minuti
Tempo di cottura: 35 minuti
Vini consigliati: Tocai Veneto a 11°C / Terralba Sardegna a 11°C
Piatti da associare a questo primo: rimangono quelli tipici della regione come le sepe nere ovvero seppie tagliate a liste, bollite in un soffritto di cipolla e aglio, con l’aggiunta di vino bianco, pomodoro e spezie oppure se non volete stare sulla stessa tipologia di pesce potete buttarvi su un buonissimo pesse rosto incovercià ovvero varie specialità di pesce (sogliole, lucerne, sgombri, sardine ecc.) arrostiti sulla brace e riscaldati in un tegame coperto con olio, aceto, vino e aglio.
Tempo di preparazione: 40 minuti
Tempo di cottura: 35 minuti
Bigoli in salsa
I bigoli in salsa sono un piatto povero della tradizione veneta. I bigoli sono infatti un formato di pasta tipico di questa regione: simile agli spaghetti ma dalla superficie molto più porosa. La tradizione vuole che i Bigoli in Salsa siano il piatto tipico delle giornate “di magro” o di penitenza del calendario liturgico.
Preparazione: Per prima cosa portate a bollore l’acqua della pasta e salatela. Ora dedicatevi alla preparazione della salsa. Tritate la cipolla molto finemente e mettetela ad appassire in un tegame con abbondante olio di oliva. Se la cipolla si colorisce troppo velocemente aggiungete un mestolo di acqua calda e continuate la cottura finché le cipolle non saranno diventate trasparenti. A questo punto dissalate le sardine e lavatele velocemente sotto l’acqua corrente eliminando la lisca centrale ed eventuali altri residui di spine. Tagliatele a pezzetti e aggiungetele alla cipolla mescolando finché non saranno completamente sciolte. A questo punto buttate i bigoli nell’acqua salata e bollente e portateli a cottura. Scolateli al dente e tenete da parte un bicchiere di acqua di cottura della pasta. Aggiungete i bigoli alla salsa e mescolare. Se la salsa risulta troppo asciutta aggiungete un paio di mestoli di acqua di cottura. Quando la salsa avrà raggiunto una consistenza cremosa spegnete il fuoco e fate riposare leggermente. Concludete il piatto con una spolverata di pepe prima di servire.
Abbinamento: Per scegliere il vino da abbinare orientatevi su un bianco corposo: un Pinot Grigio andrà benissimo. Per completare il vostro menu potete scegliere un’altro piatto tipico della tradizione veneta come le Moleche Frite.
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti
Abbinamento: Per scegliere il vino da abbinare orientatevi su un bianco corposo: un Pinot Grigio andrà benissimo. Per completare il vostro menu potete scegliere un’altro piatto tipico della tradizione veneta come le Moleche Frite.
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti
Moleche fritte
Le “moleche frite”, conosciute anche come moeche, sono un piatto tipico della tradizione veneta. Con il termine moleche (mollo, morbido) si indicano i granchi durante il periodo della muta ovvero quando essi perdono il carapace. Questo avviene due volte l’anno, nei primi mesi primaverili e autunnali.
Preparazione: Per prima cosa lavate attentamente le moleche ancora vive in acqua leggermente salata finché i granchi non risultino perfettamente puliti.
A questo punto, in una ciotola capiente, sbattete le uova con il latte e aggiungete un pizzico di sale. Immergete le moleche, ancora vive, nella ciotola, coprite con della pellicola trasparente e fate riposare per un paio d’ore. Le moleche, in questo modo, assorbiranno i liquidi che le renderanno ancora più tenere in cottura. Ora è il momento di mettere sul fuoco una grande padella con abbondante olio per friggere. Ora prendete le vostre moleche, scolatele leggermente dal liquido in eccesso, e passatele nella farina e da qui direttamente nell’olio bollente. Una volta che le moleche avranno raggiunto una bella coloritura dorata sarà arrivato il momento di togliere dal fuoco, di adagiarle su un foglio di carta assorbente e salarle. Ora sono pronte per essere servite in tavola ancora calde.
Abbinamento: Per quanto riguarda il vino di abbinamento avete ampie possibilità di scelta. Vanno bene tutti i bianchi secchi e ben freddi. Quello con il Soave superiore è un abbinamento perfetto. Se volete inserire le moleche fritte nel vostro menu le potete proporre come secondo accompagnandole magari da un ottimo risotto ai frutti di mare.
A questo punto, in una ciotola capiente, sbattete le uova con il latte e aggiungete un pizzico di sale. Immergete le moleche, ancora vive, nella ciotola, coprite con della pellicola trasparente e fate riposare per un paio d’ore. Le moleche, in questo modo, assorbiranno i liquidi che le renderanno ancora più tenere in cottura. Ora è il momento di mettere sul fuoco una grande padella con abbondante olio per friggere. Ora prendete le vostre moleche, scolatele leggermente dal liquido in eccesso, e passatele nella farina e da qui direttamente nell’olio bollente. Una volta che le moleche avranno raggiunto una bella coloritura dorata sarà arrivato il momento di togliere dal fuoco, di adagiarle su un foglio di carta assorbente e salarle. Ora sono pronte per essere servite in tavola ancora calde.
Abbinamento: Per quanto riguarda il vino di abbinamento avete ampie possibilità di scelta. Vanno bene tutti i bianchi secchi e ben freddi. Quello con il Soave superiore è un abbinamento perfetto. Se volete inserire le moleche fritte nel vostro menu le potete proporre come secondo accompagnandole magari da un ottimo risotto ai frutti di mare.
Polpo alla veneziana
Il polpo alla veneziana, come indica il nome stesso, è un piatto tipico della cucina veneta. Facile da preparare ma attenzione alla pulizia del polipo.
Preparazione: La prima e più importante cosa da fare è pulire il polpo. Innanzitutto, va battuto per renderlo più morbido e meno viscoso.
Una volta effettuata questa operazione si procede con la pulitura. Lasciando da parte i tentacoli (che non vanno incisi ma solo tagliati dopo la cottura), bisogna incidere la testa partendo dalla base e arrivando fino alla sommità. Con la lama di un coltello raschiare i muscoli ed eliminare gli organi interni, inclusa la sacchetta dell’inchiostro, facendo ben attenzione a non sporcarsi. Sciacquare per bene il polpo ed eliminare il becco che si trova nel punto di unione dei tentacoli. Infine, rimuovere gli occhi. Battere un altro po’ il polpo, magari con l’aiuto di un batticarne. Versare dell’acqua fredda in una pentola capiente e salarla. Immergere il polpo, dopo averlo pulito bene, e lasciarlo cuocere a fiamma medio-alta per circa due ore con uno spicchio d’aglio e le foglie di alloro. Trascorso questo tempo è possibile spellare il polpo, se non si gradisce la sua pelle (ma non è strettamente necessario).
Senza che si sia raffreddato troppo, tagliare il polpo a cubetti di circa 2 centimetri. Metterlo poi in una terrina di medie dimensioni e condirlo con sale, pepe, origano, prezzemolo, il succo del limone e lo spicchio d’aglio rimasto, dopo averlo tritato.
Lasciarlo marinare per un paio d’ore nel frigorifero e servirlo freddo.
Abbinamento: Un vino perfetto in abbinamento con questo genere di piatto è indubbiamente un vino bianco asciutto come il Soave, ad esempio il Soave Classico Calvarino o il Soave Classico Monte Grande. Un ottimo antipasto da associare al polpo sono i crostini con il baccalà condito.
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 2 ore e mezza
Una volta effettuata questa operazione si procede con la pulitura. Lasciando da parte i tentacoli (che non vanno incisi ma solo tagliati dopo la cottura), bisogna incidere la testa partendo dalla base e arrivando fino alla sommità. Con la lama di un coltello raschiare i muscoli ed eliminare gli organi interni, inclusa la sacchetta dell’inchiostro, facendo ben attenzione a non sporcarsi. Sciacquare per bene il polpo ed eliminare il becco che si trova nel punto di unione dei tentacoli. Infine, rimuovere gli occhi. Battere un altro po’ il polpo, magari con l’aiuto di un batticarne. Versare dell’acqua fredda in una pentola capiente e salarla. Immergere il polpo, dopo averlo pulito bene, e lasciarlo cuocere a fiamma medio-alta per circa due ore con uno spicchio d’aglio e le foglie di alloro. Trascorso questo tempo è possibile spellare il polpo, se non si gradisce la sua pelle (ma non è strettamente necessario).
Senza che si sia raffreddato troppo, tagliare il polpo a cubetti di circa 2 centimetri. Metterlo poi in una terrina di medie dimensioni e condirlo con sale, pepe, origano, prezzemolo, il succo del limone e lo spicchio d’aglio rimasto, dopo averlo tritato.
Lasciarlo marinare per un paio d’ore nel frigorifero e servirlo freddo.
Abbinamento: Un vino perfetto in abbinamento con questo genere di piatto è indubbiamente un vino bianco asciutto come il Soave, ad esempio il Soave Classico Calvarino o il Soave Classico Monte Grande. Un ottimo antipasto da associare al polpo sono i crostini con il baccalà condito.
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 2 ore e mezza
Busara di scampi
La busara, con questo nome un pò esotico, è una zuppa a base di crostacei in umido molto diffusa in Friuli e in Veneto: è un piatto semplice ma gustoso e, dal punto di vista delle proprietà nutrizionali, uno dei più completi e salutari. Per realizzarlo, sono necessari pochi ingredienti e la stessa preparazione non è molto complicata.
Preparazione: Iniziate occupandovi degli scampi che dovrete passare sotto l’acqua corrente prima di inciderli sul dorso, con un coltello: questo passaggio serve a far insaporire gli scampi, con il sughetto della busara, e, per chi non è molto abile con i crostacei, a prelevare la polpa. Prendete una padella abbastanza capiente in cui farete scaldare dell’olio: quando avrà raggiunto la temperatura ideale, versate lo spicchio di aglio e la presa di peperoncino. L’aglio dovrà solo imbiondire e poi potrà essere eliminato prima di versare gli scampi. Fate scottare gli scampi, girandoli in modo da rendere uniforme la prima cottura, poi coprite la padella con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma dolce, molto moderata, per circa 8 minuti. Scoprite la padella e fate sfumare un bicchiere di vino bianco. Ultimo passaggio è quello del pomodoro: dopo aver versato il vino, attendete due minuti e aggiungete il pelato, mescolate e lasciate restringere il sugo, facendolo sobbollire per 5 minuti a pentola scoperta. Al termine, spolverate del prezzemolo fresco e, al momento di servire, aggiungete nel piatto dei crostini di pane casereccio. Accompagnate questo piatto con del vino bianco, Pinot grigio o del Sauvignon bianco, entrambi vini adatti ad esaltare i sapori del mare. Originariamente, la busara è un’unica portata capace di deliziare il palato, per chi, invece, vuole affiancare altre portate, consigliamo un contorno semplice, come delle patate al forno o, per coloro che amano i gusti leggeri, lessate.
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
Pesse rosto incovercià
Il pesse rosto incovercià (pesce arrostito incoperchiato) è un piatto tipico della città di Chioggia, centro del Veneto che da sempre ha legato la sua sopravvivenza alle attività della pesca. E’ famosissimo infatti il suo vivace mercato del pesce, che negli anni è divenuto anche meta dei turisti. Il pesse rosto incovercià viene cucinato riscaldando in un tegame coperto il pesce cotto alla brace con una salsa di olio e aceto. Potete utilizzare diversi tipi di pesce: sgombro, sogliola, lucerna.
Preparazione: Dopo aver pulito il pesce, adagiatelo sulla griglia e fatelo arrostire. Una volta cotto, lasciatelo da parte.
Prendete una padella e fate soffriggere gli spicchi d’aglio tagliati a pezzetti. Fateli soffriggere quanto basta, spegnendo quando hanno raggiunto una leggera doratura. Poi aggiungetevi il pesce, fatelo sfumare con l’aceto e con il succo di limone.
Regolate di sale, mettete un coperchio sul tegame e fate cuocere il pesce per circa cinque minuti.
Servite il pesce accompagnandolo con alcune fette di polenta.
Abbinamento: Potete associare al piatto un primo leggero, come ad esempio gli spaghetti con le vongole. Per quel che riguarda il vino, abbinate alle due pietanze un bianco dei Colli Euganei.
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Prendete una padella e fate soffriggere gli spicchi d’aglio tagliati a pezzetti. Fateli soffriggere quanto basta, spegnendo quando hanno raggiunto una leggera doratura. Poi aggiungetevi il pesce, fatelo sfumare con l’aceto e con il succo di limone.
Regolate di sale, mettete un coperchio sul tegame e fate cuocere il pesce per circa cinque minuti.
Servite il pesce accompagnandolo con alcune fette di polenta.
Abbinamento: Potete associare al piatto un primo leggero, come ad esempio gli spaghetti con le vongole. Per quel che riguarda il vino, abbinate alle due pietanze un bianco dei Colli Euganei.
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti