Per la pesca c’è una nuova misura introdotta dal decreto interministeriale firmato da Luigi Di Maio, ministro del lavoro e Gian Marco Centinaio, titolare del dicastero alle politiche agricole. Oltre al tradizionale fermo pesca obbligatorio, finanziato nella Legge di Bilancio appena approvata con 11 milioni di euro, per la prima volta è stato introdotto nell’ordinamento italiano anche il fermo pesca non obbligatorio, riguardante i lavoratori dipendenti delle imprese marittime e i soci delle cooperative della piccola pesca (legge 13 marzo 1958 n° 250) per un importo complessivo di 16 milioni di euro riservato agli equipaggi. Si tratta di un ammortizzatore sociale cui potranno ricorrere le imprese per garantire un sostegno al reddito dei pescatori imbarcati su pescherecci costretti in porto per cause diverse dal classico fermo pesca obbligatorio. 5 milioni di euro per i casi di sospensione dell’attività derivante da cause quali insabbiamento dei porti, malattia del comandante, periodi di fermo pesca aggiuntivi decisi da OP o consorzi di gestione, condizioni meteo-marine avverse. Le domande per ottenere l’indennizzo dovranno essere presentate dagli interessati entro il 28 febbraio. di ItalianFoodToday
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